Convegno: LA RETE CICLABILE NAZIONALE e IL RUOLO DELLE REGIONI

SABATO 15 NOVEMBRE 2014, a partire dalle ore 15, CONVEGNO

Arezzo Fiere e Congressi Via Lazzaro Spallanzani 23, Arezzo


Nell’Unione Europea sono presenti realtà nazionali dove il cicloturismo rappresenta un settore economico ormai maturo e in crescita, Danimarca ed Austria dispongono di una rete ciclabile per uno sviluppo complessivo di oltre 4 mila Km, la Germania supera i 40 mila, l’Inghilterra i 17 mila.

In Italia, nonostante una delibera del CIPE del febbraio 2001 relativa al “Piano generale dei trasporti e della logistica” che impegnava il Ministero dei Trasporti a sviluppare e a sottoporre allo stesso CIPE un apposito studio sulla fattibilità di una rete di percorribilità ciclistica nazionale, finalizzata principalmente all’incentivazione di forme di turismo sostenibile, con particolare riguardo alle zone ad elevata naturalità, definendone le relazioni con le altre reti e servizi di trasporto, le modalità di integrazione, i costi e le modalità di gestione e a costituire un Gruppo di Lavoro nazionale sulla Mobilità Ciclistica, non siamo andati oltre uno studio di fattibilità, affidato a FIAB nel 2002.

Nel marzo del 2014, di nuovo FIAB, ha aggiornato la proposta iniziale, consegnando il “rapporto finale di dettaglio del progetto per la promozione della rete ciclabile nazionale Bicitalia” – redatto per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – e costituisce il contributo italiano al completamento della rete ciclabile europea Eurovelo, progettata dalla European Cyclists’ Federation, di cui FIAB è la rappresentante italiana. Tra i principali risultati di questo recente progetto è stata la costituzione di un partenariato regionale che ha visto coinvolti gli assessorati ai Trasporti, Infrastrutture,Turismo e Ambiente delle Regioni più attive sul fronte della mobilità sostenibile e in bicicletta.

Il convegno intende fare il punto della situazione sullo stato attuale della rete ciclabile nazionale che, proprio grazie all’azione di alcune Regioni, inizia a configurarsi con tratti di ciclovia particolarmente “qualificati”, dove il recupero comporta spesso la riqualificazione e la tutela di zone di pregio ambientale o manufatti di valore storico e paesaggistico e la pista ciclabile, pur avendo un costo, diventa un’opportunità per sottrarre aree al degrado e valorizzarle, restituendo ambienti e paesaggi alla frequentazione e alla vigilanza della gente, siano ciclisti locali o un turismo pedalante a zero impatto ambientale.

L’Italia ha anche un enorme patrimonio di viabilità secondaria, sedimi di tracciati ferroviari dismessi, strade alzaie in argini carrabili, strade bianche e rurali che a costi ridotti per piccole migliorie nella pavimentazione, segnaletica e attraversamenti, possono costituire un sistema di ciclovie, limitando la scelta delle piste ciclabili “protette” solo dove mancano tragitti secondari sicuri e deve essere garantita la continuità di un itinerario perchè non ha senso spendere soldi dove i percorsi e le strade “piacevoli” già esistono e sono a bassa densità di traffico.

Oggi, finalmente di fronte ad una forte domanda di cicloturismo e prendendo esempio da altri paesi europei, si richiedono soluzioni in tempi non lunghi e non piste ciclabili ad alto costo che non verranno mai realizzate oppure, nel migliore dei casi, andranno a sottrarre fondi ed energie alla realizzazione di una rete ciclabile più vasta ed importante.


PROGRAMMA DELLA TAVOLA ROTONDA

Ore 15.00 saluto di Vincenzo Ceccarelli, Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Toscana

Partecipano: Antonio Dalla Venezia, responsabile cicloturismo della FIAB, moderatore

Presentazione di buone pratiche e discussione a cura di:

  • Riccardo Buffoni, Dirigente Area Infrastrutture e Mobilità Sostenibile della Regione Toscana,
  • Raffaele Sforza, Regione Puglia, Coordinatore Gruppo di lavoro Mobilità Ciclistica – Coordinamento interregionale tecnico della Commissione infrastrutture e mobilità della Conferenza delle Regioni e Province autonome
  • Luisa Casu, Regione Liguria, responsabile del progetto di rete ciclabile ligure
  • Presentazione della ciclovia Grosseto-Siena-Arezzo a cura di Giovanni Cardinali, Presidente FIAB Arezzo, responsabile di progetto dell’itinerario toscano della BI 18, Grosseto-Fano.
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