Infortunio in itinere arriva in parlamento

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Un’interrogazione parlamentare è stata presentata lo scorso 2 ottobre dai deputati del Pd, Patrizia Maestri, Paolo Gandolfi e Antonella Incerti al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, per chiedere quali interventi si intendano attuare a tutela della sicurezza stradale dei ciclisti.

In particolare i parlamentari hanno interrogato il Ministro Lupi per sapere:

  • quali azioni intende assumere il Governo per garantire lo sviluppo e la tutela della mobilità ciclistica, ponendo fine al drammatico numero di incidenti spesso mortali che si verificano sulle strade;
  • se, nelle more degli interventi di riforma del codice della strada, come proposto dalla FIAB, non si ritenga di assumere iniziative per estendere la copertura assicurativa di cui all’articolo 12 del decreto legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000, anche all’uso della bicicletta, indipendentemente dalla possibilità, per il lavoratore, di utilizzare il mezzo pubblico (cosiddetto «infortunio in itinere»);
  • se, nella predisposizione del disegno di legge di stabilità 2014, sia intenzione del Governo rifinanziare il fondo di cui all’articolo 3 della legge 19 ottobre 1998, n. 366, per lo sviluppo della mobilità ciclistica al fine di mettere a disposizione degli enti locali le necessarie risorse per ampliare e raccordare la propria rete cicloviaria.

Viva soddisfazione viene espressa dalla Presidente della FIAB, Giulietta Pagliaccio che dichiara: “Ringraziamo molto Paolo Gandolfi, coordinatore dell’intergruppo parlamentare per la mobilità nuova e la mobilità ciclistica e tutti gli altri parlamentari che si stanno adoperando con lui per tenere alta l’attenzione sui nostri temi. Siamo consapevoli che, specie nelle ultime settimane, sia stato particolarmente complicato lavorare e apprezziamo molto questa nuova iniziativa. I tre punti dell’interrogazione parlamentare ci sono particolarmente vicini e auspichiamo che, sollecitato in proposito, il Ministri Lupi possa iscrivere sempre più a caratteri cubitali i temi citati nell’agenda politica affinchè il Governo proceda a fornire risposte concrete ed esaustive in tempi accettabili”.

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