GENNAIO 2011 – Il coordinamento Toscano della FIAB controbuisce al dibattito regionale sul tema del Bike Sharing inoltrando, tramite l’ANCI, un documento che si propone di fare chiarezza e, al tempo stesso, dettare alcune semplici linee-guida, basandosi anche sulle esperienze dei paesi europei che da tempo hanno inaugurato servizi di condivisione delle biciclette.
la posizione di Fiab Toscana sul bike sharing
Il bike sharing è un sistema di condivisione delle biciclette che permette il noleggio rapido di unabici disponibile direttamente presso le stazioni ed autostazioni, nei parcheggi, nelle aree di sosta,nelle strade e nelle piazze delle città. È un sistema di trasporto pubblico (perché ogni bicicletta èutilizzabile da più persone) e al contempo esclusivo (perché la bicicletta è utilizzabile da un utentealla volta).
Non esiste un solo sistema bike sharing, vi sono molti modi e possibilità di realizzazione e gestionedi un sistema di biciclette pubbliche condivise.
Si tratta di un sistema in continua evoluzione, che perciò consente a chi vuole progettare oggil’iniziativa di poter copiare i migliori esempi, evitando costi e problemi dei diversi esempi negativiche si sono registrati, soprattutto in Italia.
La Fiab è favorevole a questo metodo innovativo di uso della bicicletta, un mezzo economico,ecologico, salutare ed anche “di moda”, grazie al successo, soprattutto di contenuti e immagine,che hanno avuto le esperienze di “bike sharing” a Parigi, Barcellona e ora a Londra.
Il bike sharing può fare da volano ad un forte incremento della mobilità ciclistica e all’interscambiocon il mezzo pubblico; ma ogni investimento sarebbe vanificato se a monte non vi fosse una fortevolontà politica di incrementare la quota di mobilità sostenibile in generale, e di quella ciclistica inparticolare. Per questo motivo è auspicabile che il progetto di bike sharing sia parte di un“biciplan”, cioè di un programma organico per lo sviluppo della mobilità ciclistica, e si provvedaalla realizzazione e alla messa in sicurezza di una efficiente ed estesa rete ciclabile comunale.All’interno di questo quadro di riferimento, il Coordinamento FIAB Toscana, sempre per favorire larealizzazione di un efficace servizio di bike sharing, crede che non si possa prescindere da unavalutazione di fattibilità economica e gestionale che ne garantisca sia l’investimento iniziale, sia lasostenibilità nel medio e lungo periodo.
La FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta – condivide le iniziative di attivazione del“bike sharing” e invita i Comuni ad attivare i contatti con le locali associazioni FIAB che, insiemeall’ufficio di coordinamento di FIAB Toscana e FIAB nazionale, sono pronte ad offrire esperienza ecompetenza per contribuire alla definizione e al successo del progetto.