Abbiamo appreso che il Comune di Viareggio, per far passare la Ciclovia Tirrenica attraverso l’area retrodunale della Lecciona, intende realizzare un percorso stretto, in terra battuta, non illuminato, senza considerare le scelte dell’Ente Parco.
Crediamo che alla base di questa decisione ci sia un fraintendimento sul ruolo dell’opera. La ciclovia Tirrenica è un’infrastruttura di importanza “internazionale” che non può ridursi a un viottolo sterrato. Al contrario: deve essere un’arteria ampia, perfettamente bitumata e illuminata, rispettosa della normativa tecnica delle Ciclovie Turistiche.
Di conseguenza il sentiero retrodunale della Lecciona può essere una variante naturalistica, ma non può costituire la dorsale principale della ciclovia Tirrenica, che andrebbe invece collocata su viale dei Tigli, dove tra l’altro questa infrastruttura sarebbe anche utilissima per collegare i campeggi a Viareggio ed a Torre del Lago. Con questa soluzione il Comune di Viareggio avrebbe una importante ciclabile urbana a servizio anche dei residenti e si eviterebbe di attraversare la zona dei cantieri navali interessata dalla movimentazione di mezzi pesanti.
Affinché la ciclovia Tirrenica abbia successo, e produca un ritorno economico dell’investimento, è necessario che l’infrastruttura sia realizzata con alti standard di qualità, uniformemente su tutto il tracciato, sull’esempio di quanto viene realizzato nelle altre Nazioni Europee.
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